venerdì 12 giugno 2009

La chiesa di san Virgilio (Spormaggiore / TN)

La chiesa di Spormaggiore è una chiesa di origine pievana, la pieve era un istituzione innanzitutto religiosa, ma anche sociale, presente in altre parti dell'italia centro-settentrionale. Essa aveva la prerogativa del fonte battesimale, la sovrintendenza dei funerali ed il diritto di decima.


La chiesa vecchia


La chiesa vecchia è costruita per tutta la popolazione della pieve di Sporo contemporaneamente al campanile romanico, la cui età esatta non è precisabile, ma che esiste sicuramente dal 1295.
Il primo edificio viene restaurato, probabilmente in modo radicale, nel 1370. Nel 1443 viene consacrato da fra Giovanni vescovo titolare di Tino e Micone e suffraganeo di Trento.
Attualmente si presenta a pianta rettangolare, con la caratteristica mancanza dell'abside, in seguito alla costruzione della nuova chiesa parrocchiale.

Il tetto è a capanna molto spiovente, interrotto da eleganti contrafforti in pietra di forma triangolare e terminanti a leggio, che danno una spinta in alto alle masse.

Precede l'ingresso un bell'atrio a pianta rettangolare di stile rinascimentale. Vi si trovano tracce di affreschi antichi, fra i quali un bel S.Vigilio, titolare della Chiesa. Il portale è a sesto fortemente acuto, con bellissimi motivi a rilievo. E' datato 1686.
L'interno è a navata unica con tre campate, ed a volte a rete, le cui nervature partono da colonnine addossate alle pareti. Negli scudetti dei nodi di pietra che si trovano nelle nervature del soffitto sono scolpiti stemmi di famiglie di benefattori.
Il presbiterio si aggiunge direttamente alla navata , è delimitato da due arcate gotiche, delle quali una ha scolpita nella chiave una testa, che, secondo la tradizione raffigura il Dio Annone.

L'altare maggiore, datato 1608, è di legno intagliato e dorato, con due colonne ornate di tralci e di festoni con fiori e frutti. Alla base gli stemmi Spaur e Madruzzo, con un piccolo stemma dei Crivelli.
Sul timpano Dio Padre con triangolo, simbolo di perfezione, del divino e della trinità e un enorme corona, simbolo di regalità.

La pala di Martino Teofilo Polacco è del 1614 e rappresenta l'incoronazione di Maria e la gloria dei santi : S.Vigilio è rappresentato in abito pontificale, con accanto uno zoccolo di legno; i tre martiri d'Anaunia Sisinio, Martirio e Alessandro; S.Romedio vicino all'orso, S.Massenza la più anziana e S.Emerenziana, con la palma ed una pietra. Poi S. Giovanni Battista bambino e S. Simonino. In alto Maria con lo Spirito Santo, Cristo e il Padre che tiene nella mano il mondo intero.

L'attuale mensa è il vecchio pulpito. Ai piedi una lapide riportante una data: 1618. Accanto il leggio, ricavato da varie strutture precedenti.
A destra dell'altare, la statua di S. Giovanni Nepomuceno e, sulle pareti, con la spada simbolo della parola di Dio "più penetrante di una spada a doppio taglio"(Eb4,12) S. Paolo e, con la chiave simbolo del potere che viene da Dio S.Pietro.

In fondo c'è la cantoria, opera di scultura policroma in legno del 1663. Presenta sette tele con angeli o persone che suonano. Sopra c'è un rosone traforato che non porta luce e che si può notare soltanto dall'interno.

Sul lato sinistro, vicino all'entrata, si trova lo scudo funerario ligneo del conte Pancrazio Spaur. Vi sono intagliati gli stemmi Spaur e Lichtenberg. Tutt'intorno fa da cornice una scritta in tedesco a caratteri Gotici : "sabato dopo S.Martino 1499 nel nome di Dio se ne è andato il nobile strenuo bennato cavaliere sig. Pancrazio di Spaur, coppiere ereditario del Tirolo".

Francesco Vigilio, conte dei Sporo Rovina, nato nel castello di Sporminore il 6 Gennaio 1609, vescovo di Chiems, per ricordare il padre, la madre e sè stesso, fa collocare il monumento sepolcrale in marmo rosso. L'iscrizione in latino riporta : "All'avita nobiltà della stirpe degli illustrissimi conti di Sporo, che una lunga serie di morti qui scrisse in questo vecchio sepolcro, con alfabeto di ossa non di un secolo solo, ora questo, con monumento di marmo, pio cultore dei maggiori espose alla luce, perchè i vivi intendano che niente è superstite al di fuori della fama e la coscienza del ben fatto, consegnò ai posteri Francesco Vigilio, conte di Sporo, Vescovo e principe do Chiems, figlio degli ottimi genitori: Giorgio Federico, Conte di Sporo, e di Barbara, Contessa Lodron, anno di salvezza 1666".
A terra è collocata la lapide di marmo bianco con scolpito lo stemma Spaur-Lichtenberg. Un altra lapide è posta all'entrata, a destra con lo stemma Altspaur con le stelle.

http://www.prolocospormaggiore.tn.it/sito/svigilio.php

martedì 24 marzo 2009

Chi era costui?

Nel 1475 fu trovato morto nel ghetto un bambino di circa due anni; molti ebrei furono accusati di aver ucciso il piccolo Simone in un rito sacrificale, furono incarcerati e torturati; alcuni finirono sul rogo. Da allora tutta la comunità ebraica fu cacciata da Trento. Il bimbo fu venerato, come san Simonino, in una cappella della chiesa di San Pietro, oggi non più esistente; il sacello a lui dedicato è rimasto all'interno di un palazzo di civile abitazione. Il culto di questo "santo" è stato revocato dalla Chiesa recentemente (1965).




IN.HARUM.AEDIUM.PENETRALIBUS
UBI.OLIM.SYNAGOGA.NUNC.SACELLUM.EXSTRUCTUM.EST
BEATUS.MARTYR.SIMON.TRIDENTINUS
VIGESIMUM.NONUM.AETATIS.MENSEM.AGENS
AB.IUDAEIS.SUMMO.CRUCIATU.INTERFECTUS.FUIT
DECIMO.CALENDAS.APRILES.NOCTE.CONCUBIA
ANNO.AERAE.VULGARIS.MCCCCLXXV



DOMUS.AD.BEATUM.SIMONEM
QUAE.SUPERIS.RAPTUM.TE.SEDIBUS.INTULIT.ILLA
QUID.MIHI.CO(N)TINGERIT.NOCTE.REFERRE.PUDET
PARCE.PRECOR.VETERI.PURGATAE.A[ ]E.NEC.ULLUM
HAEC.SUB.TECTA.SCELUS.IAM.PENETRARE.SINE
ME.PLACIDIS.PAX.QUA.FRUERIS.CIRCUMVOLET.ALIS
DULCE.DECUS.PATRIAE.PRAESIDIUMQUE.TUAE




http://www.chieracostui.com/costui/docs/search/schedaoltre.asp?ID=929